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Lydia Flem – nata a Bruxelles nel 1952 – è psicanalista e fotografa. È stata eletta membro dell’Académie Royale de la langue e de la littérature française de Belgique. Ha lavorato alla radio per i programmi psicologici educazione sessuale e per adolescenti negli anni Settanta. Nel 1986 esce La vie quotidienne de Freud et de ses patients, testo di grande successo. Altri suoi romanzi sono Casanova ou l’exercice du bonheur (1995), La voix des amants (2002), Panique (2005 – Panico Edizioni Clichy), Lettres d’amour en héritage (2006 – Lettere d’amore in eredità Archinto). 
La reine Alice, comparso nel 2011, è stato candidato ai maggiori premi letterari francesi, ed è finora il suo più grande successo.
La casa editrice Archinto ha anche pubblicato nel 2005 il racconto autobiografico Come ho svuotato la casa dei miei genitori.

La Regina Alice

Barbes Editore è distribuito da RCS Distribuzione

Panico aux Edizioni Clichy, 2015

« Esistono istanti in cui scompare la percezione di esistere, in cui tutto esplode, in cui niente ci permette di rimanere in piedi: è la crisi di panico, un’esperienza terrificante. »

Traduzione di: Federico Zaniboni

Colpisce come un colpo di frusta. Ci scaraventa fuori da noi stessi, lontani dalle parole, dalla ragione, dai sensi. Non esistono più sentimenti, perché il panico riempie tutto. E non è soltanto la gola che si stringe, il respiro che si ferma, l’asfissia che arriva, è un inabissarsi di tutto il proprio essere, la sensazione di una morte imminente.

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Come ho svuotato la casa dei miei genitori

Che cosa succede quando, dopo la morte di una persona cara, dobbiamo «svuotare» la sua casa?
Un racconto autobiografico che descrive con precisione sentimenti complessi in cui si mescolano «rabbia, pena, ribellione, rimorsi e uno strano senso di liberazione…» e ci riconduce a qualcosa di universale.

CASANOVA

„La sua ultima conquista, la cortigiana più avvenente, è la scrittura. Lui che ha vissuto un’infanzia muta, ignorata dai suoi genitori, si riempie di parole, non posa più la penna. Parole e cose si fondono.“

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